Guida alla creazione di un Piano Editoriale per Blog

Quello che può fare un Piano Editoriale per la tua strategia di Marketing

Un piano editoriale è uno strumento indispensabile per una strategia di contenuti efficace in grado di raggiungere e coinvolgere i tuoi lettori target.
Abbiamo già accennato all’importanza di avere un blog aziendale. Grazie ad esso, infatti, riuscirai a intercettare le keyword informazionali e i lettori che sono semplicemente alla ricerca di informazioni inerenti al tuo campo di interesse. Successivamente i lettori soddisfatti del post blog possono essere indirizzati verso le pagine commerciali, quelle strutturate per convertire un lettore in cliente.

Cos’è un Piano Editoriale per Blog?

Un piano editoriale per blog non è altro che un documento strategico che definisce l’organizzazione e la scelta degli argomenti che intendi trattare nei tuoi successivi blog post, le date di pubblicazione, il tone of voice oltre agli obiettivi che intendi prefiggerti. Anche se in questo caso ci riferiamo strettamente a un piano editoriale per blog, lo stesso documento può essere utilizzato per pianificare e organizzare i contenuti anche per altri canali: social network, riviste, podcast, canali YouTube, etc.

Perché è importante averne uno

Grazie ad esso non sarai mai a corto di idee, non sarai paralizzato dal blocco dello scrittore e, soprattutto, non permetterai al puro caso di guidare la tua strategia di content marketing.

Come puoi immaginare, quindi, un piano editoriale implica più che indicare sul calendario quali sono le date di uscita dei blog post. E non basta nemmeno indicare al Copywriter il titolo dell’argomento da prendere in considerazione.

Nella preparazione di un piano editoriale bisogna prendere in considerazione diversi fattori. In questa guida ti illustreremo i passi più importanti per creare un piano editoriale vincente e porre le basi per un blog aziendale di successo.

I passi per un Piano Editoriale vincente

Stabilisci gli obiettivi

Senza un obiettivo chiaro si rischia di disperdere i propri sforzi. Le prime domande che dovresti farti sono proprio: quali obiettivi voglio raggiungere? Voglio attirare maggiore traffico sul mio sito aziendale? Desidero fidelizzare i miei clienti? Oppure voglio aumentare le vendite dei mie prodotti/servizi?

Un’idea che faresti bene a tenere a mente quando ti poni degli obiettivi, è che questi debbano essere SMART. Questo acronimo ti suggerisce i criteri fondamentali che dovrebbero rispettare i tuoi obiettivi:

  • Specific (specifici)
  • Measurable (misurabili)
  • Achievable (raggiungibili)
  • Relevant (rilevanti)
  • Time-bound (limitati nel tempo)

Acronimo SMART per gli obiettivi

Accertati che i tuoi obiettivi rispecchino sempre queste metriche.

Soddisfa i bisogni dei tuoi lettori tipo

La scelta degli argomenti da sviluppare non si basa sui gusti personali o su quello che tu reputi importante per il tuo pubblico. Il tuo pubblico di riferimento ha dei bisogni specifici, si pone delle domande, vuole la soluzione a dei problemi. I contenuti che crei devono soddisfare un bisogno che già esiste.

E come puoi capire quali sono i bisogni del tuo pubblico target?

Un primo modo è quello di “spiare” gli argomenti presentati dai competitor. Questo non significa che andrai a copiare dai concorrenti. Potrai però prendere spunto da quello che stanno già facendo per capire quali sono alcuni argomenti di tendenza che magari ti sono sfuggiti.

Un modo semplice per capire quali domande si fa il tuo pubblico di riferimento è quello di utilizzare la SERP di Google. Basterà infatti digitare la keyword principale dell’argomento che intendi trattare e successivamente consultare le domande che ci vengono proposte sotto la dicitura: Le persone hanno chiesto anche

Facciamo un esempio. Se provi a digitare la keyword “Piano editoriale”, ti verranno proposte in colonna sotto la dicitura “Le persone hanno chiesto anche” diverse domande, del tipo “Come si fa un piano editoriale per Instagram”, “Cosa contiene un piano editoriale”, “Qual è la differenza tra piano editoriale e calendario editoriale” oppure “Chi fa un piano editoriale”. Tutte queste sono domande che le persone hanno già digitato sulla barra di ricerca di Google. È chiaro quindi che offrano un ottimo punto di partenza nella scelta dei contenuti.

Stabilisci gli articoli portanti (pillar article)

Gli articolo pilastro sono i contenuti fondamentali della tua strategia di content marketing. Sono gli argomenti chiave e più importanti nel tuo settore, l’ossatura del tuo blog, quelli che non possono assolutamente mancare.

Identificare gli articoli portanti ti consentirà di creare una struttura gerarchica facile da individuare sia per i tuoi lettori che per i motori di ricerca.
Seguendo un filo logico ben definito, scegli quali saranno gli articoli secondari collegati ai pillar articles che affrontano segmenti più di “nicchia”.

Sii flessibile e segui i trend

Un piano editoriale ti permette di organizzare il lavoro e di evitare di dover improvvisare, realizzando una content strategy su misura dei tuoi obiettivi di marketing.

La flessibilità ti consentirà di intervenire in corso d’opera, aggiungendo ad esempio dei blog post che non erano previsti o slittando l’intero calendario editoriale.

Queste manovre si rendono necessarie per trattare un hot topic dell’ultimo momento, un trend di interesse di cui approfittare.

Niente Content Gap

L’idea di un blog ben strutturato è quella di coprire con il tempo tutte le esigenze del tuo pubblico target, senza lasciare i cosiddetti “content gap”. Con content gap si intende la mancanza di un contenuto di grande interesse per il proprio pubblico e che sta generando traffico per i tuoi competitors.

Keyword Reasearch

Utilizza strumenti di ricerca Keyword come SEOZoom, Semrush o il Keyword Planner di Google ADS per individuare quali sono le keyword pertinenti per farti raggiungere dai lettori giusti. Crea (o fai creare) il giusto mix di parole chiave primarie e secondarie per coprire un maggiore volume di ricerca potenziale dei contenuti.

Annota le keyword per strategia content marketing

Crea il Calendario Editoriale

A questo punto avrai già capito qual è la differenza tra un piano e un calendario editoriale.

Mentre il primo contiene l’intera strategia da perseguire (contenuti, tone of voice, lunghezza testi, etc.), il secondo menziona le date e gli orari in cui dovranno essere pubblicati i testi. Il calendario editoriale è un po’ la tua tabella di marcia che ti ricorda le tue scadenze e ti consente di pubblicare online con una certa regolarità.

Potrai utilizzare strumenti come Google Calendar o Trello per tenere traccia delle date delle pubblicazioni.

Controllo sui Copy

Per quanto riguarda la stesura dei testi, hai due possibilità: potresti scriverli tu o delegare il lavoro a un SEO Copywriter. Se non hai competenze di scrittura, ti consigliamo la seconda opzione.

Quando deleghi il lavoro al Copywriter, comunque, mantieni il controllo sul lavoro che verrà eseguito.
Soprattutto se intendi utilizzare un Copywriter esterno e che non ha confidenza con gli argomenti da trattare, sarà utile prendere qualche accorgimento. Ti suggeriamo, ad esempio, di fornirgli dei link verso testi già pubblicati su siti autorevoli e dai quali potrebbe prendere spunto e attingere.

Copywriter consulta le fonti
Se possibile, metti per iscritto un brief con delle note dettagliate che contengano il titolo, il sottotitolo, il tone of voice, il pubblico a cui deve parlare, i link interni ed esterni da inserire, e così via.

Misura i risultati

Come detto prima, un piano editoriale può essere modificato in qualsiasi momento. Dei cambiamenti si impongono soprattutto se i risultati disattendono le aspettative. Abbiamo a disposizione diversi strumenti utili per misurare l’andamento di un blog aziendale.

Uno di questi è Google Analytics. Grazie a questa piattaforma puoi controllare il traffico sul tuo sito web e avere accesso a informazioni come il numero di visite, utenti unici e tasso di rimbalzo. Il tempo medio trascorso dagli utenti sul nostro blog e il tasso di rimbalzo (percentuale di utenti che lasciano il sito dopo aver visitato una sola pagina), la dicono lunga sul coinvolgimento degli utenti e sul loro grado di apprezzamento dei contenuti.

Tenere traccia delle conversioni (iscrizione a una newsletter, download di risorse o acquisto di un prodotto/servizio) è un altro modo per valutare l’andamento della strategia adottata.

Conclusioni

In conclusione, un piano editoriale per blog è uno strumento essenziale per qualsiasi azienda o professionista che vuole creare un blog aziendale di successo. Grazie ad esso non dovrai improvvisare. Definendo chiaramente obiettivi, pubblico e tipologia di contenuti, riuscirai a raggiungere e coinvolgere il tuo pubblico target. Solo così il blog aziendale si rivelerà un valore aggiunto per il tuo sito.

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