Se ti occupi di SEO o vuoi migliorare il posizionamento del tuo sito, è molto importante che tu ti occupi di Keyword, struttura del sito, assenza di errori, etc. Ma oggi Google valuta anche la qualità dell’esperienza utente. E un testo scritto con un Tone of Voice ben definito aiuta a rendere la lettura più piacevole, aumentando il tempo di permanenza sulla pagina, riducendo il tasso di abbandono e stimolando interazioni.
Fino a prova contraria, infatti, i testi su internet vengono scritti per essere facilmente trovati dagli algoritmi, ma principalmente per essere apprezzati da esseri umani.
In altre parole, un buon ToV aiuta i tuoi contenuti a farsi leggere fino in fondo, a essere ricordati e persino a essere linkati spontaneamente. Tutti segnali che migliorano la tua visibilità nei motori di ricerca.
Gli ingredienti del tuo Tone of Voice
Trovare il giusto Tone of Voice significa fare delle scelte consapevoli su come vuoi comunicare. Ecco alcune domande utili da porti.
Vuoi essere formale o informale?
Il tono formale si adatta bene a settori come la finanza o il mondo legale, mentre uno stile più colloquiale può funzionare benissimo in un blog personale o in un sito che parla a un pubblico giovane. Pensa a come parlano Mailchimp e IBM: entrambi efficaci, ma con registri completamente diversi, perché tarati sui rispettivi lettori.
Preferisci un tono serio o con un tocco di ironia?
C’è chi sceglie un tono sobrio, serio e professionale, e chi invece aggiunge un pizzico di umorismo per rendere il messaggio più leggero. Entrambe le strade sono valide, ma l’importante è essere coerenti. E se decidi di usare l’ironia, fai attenzione che sia inclusiva e mai offensiva. Ancora una volta, a stabilire le regole del gioco sarà il tipo di lettori a cui è destinato il testo.
Meglio tecnico o semplice?
In alcuni contesti può essere utile usare un linguaggio più tecnico e preciso, soprattutto se ti rivolgi a un pubblico specializzato. Ma spesso la semplicità paga di più.
Vuoi creare empatia o mantenere un tono neutro?
Dire “So cosa vuol dire vedere zero visite sul blog. Ma possiamo risolvere!” non ha lo stesso effetto di un generico “Il traffico organico può essere incrementato con le giuste strategie.”
Nel primo caso entri in relazione con chi legge. Nel secondo sembri solo informativo. E oggi, l’empatia fa la differenza.
Come trovare il Tone of Voice del tuo blog
Non esiste una formula universale, ma esistono approcci concreti per trovare il tuo stile.
Il primo passo è conoscere davvero il tuo pubblico. Scriveresti allo stesso modo per una community di gamer adolescenti e per un gruppo di consulenti finanziari? Probabilmente no. Ogni nicchia ha il suo linguaggio, i suoi codici, le sue aspettative.
Poi, sii autentico. Sul web c’è già abbastanza rumore. La tua voce deve essere riconoscibile e coerente. Non serve imitare altri: lavora per trovare il tuo tono personale, quello che ti rispecchia davvero. Un trucco utile è registrarti mentre leggi un tuo articolo ad alta voce. Suona naturale? Suona “tuo”?
Un’altra cosa utile è scegliere alcune “parole chiave emotive” che rappresentano il tono che vuoi usare. Non solo keyword per la SEO, ma parole che trasmettono stile: vuoi essere professionale, amichevole, motivante, rassicurante? Ogni tono ha le sue sfumature, e saperle riconoscere ti aiuta a essere più coerente.
E infine, testa. Scrivi, pubblica, osserva. Quali articoli ricevono più interazioni? Quali commenti ricevi? Il feedback dei lettori è una bussola preziosa per capire se sei sulla strada giusta.
Un esempio concreto: lo stile fa la differenza
Immagina di avere un blog di cucina. Puoi scrivere una ricetta così:
“Inserire nel recipiente grammi 250 di farina setacciata, unire 3 uova medie, amalgamare…”
Oppure così:
“Prendi 250 grammi di farina (meglio se l’hai già setacciata), poi rompi 3 uova e inizia a impastare. Sì, lo so, sembra semplice… ed è proprio così!”
Nel secondo caso sembra che ci sia qualcuno in cucina con te, che ti guida passo passo. Il legame che si crea con il lettore è più forte. E Google, che misura il tempo di permanenza, lo sa.
Gli errori più comuni (e come evitarli)
Uno degli sbagli più frequenti è l’incoerenza. Scrivere oggi in modo informale e domani con toni da manuale universitario confonde i lettori e compromette la tua credibilità. Per evitarlo, può essere utile creare un piccolo documento guida interno, anche se scrivi da solo.
Un altro errore è copiare lo stile degli altri. L’ispirazione è utile, ma la tua voce deve restare unica. Se ti accorgi che i tuoi testi suonano “finti”, prova a leggerli ad alta voce e chiediti se sembrano davvero scritti da te.
E infine, non ignorare i feedback. Se qualcuno ti scrive che il tuo post sembra generato da un robot… forse è il caso di rivedere il tono e renderlo più umano.
Alcune curiosità sul Tone of Voice (che forse non conoscevi)
Anche i grandi brand lavorano con grande attenzione sul Tone of Voice. La NASA, ad esempio, riesce a comunicare in modo autorevole ma anche accessibile, rendendo affascinanti perfino i dati più tecnici. Wendy’s, la catena di fast food americana, ha fatto storia con il suo tono sarcastico e pungente sui social. E Google? Ha scelto un tono amichevole, quasi giocoso: basta vedere come gestisce i suoi messaggi di errore (“Oops! La pagina non esiste”).
Il Tone of Voice è la tua superpotenza SEO
Oggi non basta più scrivere un articolo pieno di keyword. Google è sempre più attento alla qualità e all’esperienza utente. E la verità è che il Tone of Voice gioca un ruolo enorme in tutto questo.
Un contenuto ottimizzato, sì, ma anche autentico, coerente, capace di creare connessione: è questo il contenuto che Google premierà.
Il tuo blog ha una voce? Parla davvero al tuo pubblico? E quella voce è riconoscibile, coerente, coinvolgente?
Se la risposta è sì, sei sulla strada giusta. Perché i motori di ricerca amano i contenuti pensati per le persone.
E le persone, invece, si affezionano a chi sa parlare al cuore. Anche quando si parla di SEO.