Inbound marketing

Inbound marketing: l’arte di attrarre i clienti

Negli ultimi anni, soprattutto grazie all’incremento del marketing digitale, c’è stato una vera e propria rivoluzione nel modo di fare pubblicità. Prima infatti la pubblicità era concepita come qualcosa di invasivo, che “entrava” nella quotidianità delle persone per proporre un prodotto o un servizio.

Basti pensare alla pubblicità televisiva, che interrompe la visione di un programma e “costringe” le persone a conoscere i vantaggi di un dato prodotto o servizio. L’inbound marketing si concentra invece sulle metodologie utili per attirare i potenziali clienti senza alcuna ricerca attiva degli stessi, soprattutto attraverso la realizzazione di contenuti di valore indirizzati al proprio pubblico target.

L’inbound marketing si differenzia quindi dall’outbound marketing, che si concentra invece sulla ricerca attiva di nuovi clienti. Il fondamento dell’inbound marketing è la comprensione dei problemi che il pubblico ha già, in modo tale da creare contenuti che offrano la soluzione migliore e più efficace.

Il termine è stato coniato da Brian Calligan e Dharmesh Shah, fondatori dell’azienda Hubspot, ed è stato da subito presentato come un nuovo modo di fare pubblicità, laddove sono i clienti a raggiungere il venditore.

I pilastri dell’inbound marketing

L’inbound marketing si fonda su quattro pilastri. Andiamo a scoprirli insieme

Attrarre

L’obiettivo principale è quello di attirare nuovi clienti. Si raggiunge questo scopo grazie alla creazione e alla distribuzione di contenuti di valore che soddisfano esigenze specifiche del pubblico target. Sapersi differenziare grazie a una buona strategia di content marketing diventa fondamentale per farsi trovare dalle persone giuste e ottenere risultati positivi. Conoscere a fondo i bisogni del pubblico target è quindi essenziale. Lo studio della buyer persona consente di raggiungere proprio questo obiettivo.

Coinvolgere

Una volta che i clienti entrano in contatto con l’azienda, bisognerà fare in modo interagire con loro e coinvolgerli grazie a contenuti studiati ad hoc. Questi possono comprendere e-mail, webinar, e-book, etc.

Vendita

Il punto cardine, quello che sancisce il successo o meno di tutta la strategia riguarda proprio la conversione, il momento in cui un semplice visitatore diventa un cliente. Se i passaggi precedenti sono stati curati nei minimi dettagli e si è riusciti a contattare il giusto segmento di pubblico, ci sono buone possibilità di portare a termine delle vendite. La conversione dipenderà a questo punto dalla qualità dei contenuti studiati per spingere all’azione conclusiva, che dovranno essere convincenti e persuasivi.

Fidelizzare

Una volta che un utente è diventato a tutti gli effetti un cliente, il lavoro di inbound marketing continua. Questo perché è facile che un cliente soddisfatto che ha già acquistato uno dei nostri prodotti/servizi, effettui nuovamente un acquisto in futuro. Fornire la giusta assistenza post-vendita e continuare a “coccolare” il cliente mediante contenuti qualità, piccoli regali e webinar consente di mantenere alto il livello di coinvolgimento del cliente, che sarà propenso non solo ad acquistare nuovamente in futuro, ma che potrebbe suggerire la nostra azienda ad altre persone, divenendo esso stesso parte attiva della strategia di inbound marketing.

Gli strumenti dell’inbound marketing

I principali mezzi a disposizione per fare inbound marketing sono:

Blog

Un’azienda che dispone di un blog ha la possibilità di intercettare le ricerca informative dei potenziali clienti. Grazie al blog potrà creare regolarmente contenuti che rispondono regolarmente alle domande del proprio pubblico.

Realizzazione di un blog

Social Media

I Social Media sono sempre più presenti nelle vite delle persone e consentono di attirare lead qualificati.

SEO

Una buona strategia SEO ha il compito principale di posizionare un sito internet in maniera organica, rendendolo facilmente visibile per tutti coloro che effettuano ricerche pertinenti.

Landing page

Le landing page, insieme ai formulari, sono le pagine di “atterraggio” per i visitatori. Attraverso una struttura grafica accattivante, riescono nell’obiettivo di spingere il cliente a compiere un’azione: l’iscrizione ad una newsletter, l’acquisto di un prodotto o il download di una risorsa in cambio dei propri dati di contatto.

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