Query

Query: cosa sono e perché sono importanti nel digital marketing

Con il termine query ci riferiamo di solito alla ricerca che un utente esegue nella barra di un motore di ricerca. Si tratta della frase utilizzata dall’utente per avanzare una richiesta al motore di ricerca.

Le risposte a una query sono i risultati proposti nella SERP. Google, o il motore di ricerca che si sta utilizzando, presenta i siti internet nella SERP in un ordine stabilito dal suo algoritmo. Questo algoritmo viene continuamente aggiornato per aiutare gli utenti a trovare facilmente quello che stanno trovando.

Le query possono essere composte da una sola parola o da frasi più complesse. Le query corte sono di solito generiche, e vengono eseguite da chi vuole avere un quadro generale su un argomento di cui probabilmente sa poco o nulla. Un utente già ferrato su un determinato argomento tende invece a digitare una query più lunga e specifica, in grado di fornirgli in risposta delle soluzioni più avanzate.

Differenza tra query e keyword

La differenza tra query è keyword è sottile, ma nello stesso fondamentale per capire come posizionarsi al meglio. In pratica l’unica differenza la fa chi le utilizza.

Keywords scritto nella barra di ricerca

Nel caso della query, questa viene scritta da un utente che ha una necessità da soddisfare e che pertanto formula una frase senza pensarci troppo su. Le keyword sono invece i termini di ricerca contenuti più frequentemente nelle query e che vengono utilizzate da chi lavora nel campo del digital marketing per posizionare un sito in ottica SEO o per realizzare delle campagne PPC.

Studiare le query permette ad esempio a chi deve creare un contenuto ottimizzato per un sito web di capire esattamente quali sono i termini di ricerca utilizzati da chi potrebbe essere interessato dai prodotti o dai servizi offerti sul sito.

In questo ambito gioca un ruolo fondamentale la comprensione dell’intento di ricerca.

Query e intento di ricerca

Alcune query vengono digitate da persone che stanno solamente cercando delle informazioni. Altre da persone che sono già pronte ad acquistare un prodotto. Altre ancora contengono già il nome del brand.

Facciamo un esempio. Un utente ha bisogno di acquistare degli pneumatici per la propria auto. Probabilmente nella fase iniziale vuole capire le differenze tra i diversi tipi di pneumatici. Potrebbe così digitare una query per raccogliere informazioni, del tipo: cosa valutare nella scelta degli pneumatici.

Dopo che ha preso sufficienti informazioni sull’argomento, potrebbe passare allo step successivo, digitando quali sono i migliori pneumatici di X marca. Nella fase successiva, potrebbe andare ancora più a fondo. Avendo scelto di acquistare da un determinato marchio potrebbe digitare: pneumatici della X a miglior prezzo.

Attirare gli utenti giusti

La bravura di chi si occupa di SEO copywriting o di campagne PPC sta proprio nell’inserire le keyword che rispondono all’intento di ricerca dell’utente. Se sta scrivendo, ad esempio, per un blog, dovrà inserire delle keyword informazionali, e non delle keyword per chi è pronto ad acquistare (navigazionali), contenenti ad esempio termini del tipo “al miglior prezzo” o “in offerta”.

Pertanto l’analisi delle query permette di trovare le migliori keyword per attirare il giusto traffico di clienti sul proprio sito.

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