Dwell time

Il dwell time: un parametro importante per la valutazione di un sito web

Il dwell time è uno dei parametri più importanti per valutare il comportamento degli utenti sul web. In modo specifico, il dwell time indica il tempo che un utente ha trascorso su una pagina web di un sito o all’interno di un’applicazione.

Sempre più spesso si dà importanza all’esperienza dell’utente (User Experience) per valutare  il grado di coinvolgimento e di gradimento di un utente mentre visita una pagina web. È facile capire che un dwell time troppo basso indica che il sito in questione deve essere migliorato. L’utente infatti entra nella pagina ma dopo poco la chiude, ritornando nella SERP. I motivi possono essere diversi. Individuarli e apportare le giuste modifiche sarà essenziale per migliorare le performance del sito.

Da cosa dipende il tempo di permanenza?

È importante tenere presente che il dwell time non è l’unico fattore da considerare. Altri fattori importanti sono il bounce rate (tasso di rimbalzo), o il numero di pagine visitate. Tutte queste metriche prese in considerazione contemporaneamente possono offrire indicazioni importanti su quali aspetti bisogna modificare per migliorare l’esperienza dell’utente sul sito o sull’app.

Un dwell time ottimale dipende dal tipo di contenuto e dall’obiettivo che si desidera raggiungere. Ad esempio, se stai pubblicando un articolo informativo lungo, potresti desiderare un dwell time più lungo, poiché indica che gli utenti stanno leggendo attentamente l’articolo. D’altra parte, per una pagina di destinazione con un’offerta promozionale, un dwell time breve ma seguito da una conversione potrebbe essere considerato positivo.

Il fatto che il dwell time sia basso non significa necessariamente che si è fatto un cattivo lavoro all’interno del sito. Potrebbe ad esempio indicare che si stanno attirando una tipologia di utenti fuori target, che non trovano nella nostra pagina la risposta alla loro ricerca. La ricerca delle giuste keyword in una strategia di content marketing sarà decisiva per evitare che questo accada e per attirare il giusto tipo di visitatori.

Come migliorare il dwell time

Ci sono diverse strategie che si possono adottare per spingere i visitatori di una pagina a interagire maggiormente con essa e a non abbandonarla dopo pochi secondi.

Ragazza che fa ricerca su un computer

Qualità dei contenuti

Un primo aspetto che si deve curare riguarda i contenuti. Contenuti poco interessanti o che trattano in maniera troppo superficiale l’argomento non suscitano alcun interesse nel lettore, che non trova le giuste motivazioni per continuare a leggere. Una buona strategia di copywriting permette invece di catturare l’interesse del visitatore già dalle prime righe, per poi accompagnarlo nella lettura fino alla fine.

Grafica

La cura degli aspetti grafici gioca un ruolo essenziale nel calamitare l’attenzione del visitatore. Delle grafiche accattivanti e in sintonia con il settore di riferimento saranno dei potenti strumenti per rendere più positiva la User Experience.

Esperienza utente intuitiva

Oltre a contenuti ed elementi grafici di qualità, la pagina stessa dovrebbe presentare un’interfaccia facilmente navigabile e intuitiva. Link ben in evidenza, un menù intuitivo e facile da utilizzare e una buona organizzazione generale delle diverse sezioni del sito saranno fondamentali.

Ottimizzazione per i dispositivi mobili

Non si può più sottovalutare il ruolo primario dei dispositivi mobili nelle ricerche degli utenti. Una pagina che non è stata ottimizzata per gli smartphone o per i tablet potrebbe caricarsi troppo lentamente, caricare male le immagini o addirittura bloccarsi. Gli utenti scapperanno quanto prima da un sito che si presenta lento e poco fluido.

Link interni

I link interni tengono ben connessa l’intera struttura di un sito. Inoltre invogliano il lettore ad esplorare altre risorse del sito, passando ad esempio da una pagina informativa a una strutturata per la conversione.

 

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