Per la rubrica “La SEO vista da un non SEO” – Web Designer

In questo articolo una “non Web Designer” ci spiega il lavoro della “Web Designer”. Ci piace comprendere in quale ottica viene visto il nostro lavoro. Buona lettura.


 

Di questo lavoro abbiamo già discusso ma senza mai porci una domanda che invece, a quanto pare, gira sui social e sui forum di discussione.

Web Designer si nasce o si diventa?

Questa è la domanda. Purtroppo, al pari di questa domanda, c’è un altro ragionamento da fare ed è ovviamente parallelo al primo. Se si chiede ciò su questo mestiere allora lo si può chiedere anche per altri. Il web designer, infatti, è ancora visto come una figura professionale che ha attinenza con quella dell’artista. Anche lì di miti da sfatare ce ne sarebbero tanti perché una persona può anche amare il disegno ma riuscire poi ad elaborarlo, considerando la realtà oggettiva e gli elementi che la caratterizzano: è tutt’altra cosa. Comunque torniamo alla domanda in questione. Per dare una risposta sono stati fatti e questo è quando è emerso::

Il 40% ritiene che designer si nasca e che lo studio non possa equiparare le attitudini alla materia.

Il 41% ritiene che si nasce designer, ma che comunque, attraverso lo studio, si possa arrivare a ottimi risultati risultati. Il tutto va collegato, comunque, alla pratica che costituisce un ulteriore tassello sull’analisi e sulle capacità del web designer.

Infine il 19% non crede in generale nelle doti e/o attitudini innate del designer. Pensa, piuttosto, che le capacità di un web designer siano solamente una questione di pratica, quindi esclude anche lo studio.

Questa domanda è stata posta proprio su un sito dedicato a queste tematiche e le risposte sorprendono abbastanza. In particolare colpiscono chi pensa che ci sono  molte persone che ritengono questa un’attitudine e, probabilmente, una capacità di giudizio estetica che non può essere insegnata ne appresa ma che fa parte esclusiva dell’individuo. Ragionando su questo aspetto la grafica, ad esempio, viene in nostro soccorso perché probabilmente, per quanto si possano studiare accostamenti cromatici e/o disposizioni armoniche, il senso estetico si forma anche su altre questioni. Si sviluppa progressivamente in evoluzione, sempre che non ci si attacchi a convinzioni errate. Se, invece, si compie quest’ultimo gesto allora non si avrà mai la possibilità di sperimentare e quindi di conoscere e imparare. Sulla base del medesimo ragionamento il senso estetico è individuale benché ci siano delle cose poco sperimentabili come i colori complementari ma, anche in questo caso, per alcuni stanno bene vicini mentre per la maggioranza su molti campioni sono inguardabili. Quindi la domanda successiva è se il senso estetico è individuale come si fa a fare una stima? Ci siamo, la stima è qualcosa di orientativo, che prende a campione. Certamente non è una scienza assoluta quindi anche un web designer che mescola elementi apparentemente contrastanti e che creano disturbo per qualcuno può comunque determinare un idea estremamente originale per altri.

Abbiamo analizzato a fondo questa problematica, o meglio dovremmo dire questa domanda, che è stata scientemente proposta tramite sondaggi. Ma il web designer non è solo grafica, partendo dal concetto che l’armonia è un puzzle. Per costruirla, la grafica, è solo uno degli elementi che dovranno essere presenti in questo procedimento che si esplica per piccoli tasselli, appunto come un puzzle.

Per il web designer, però, non esiste solo il lavoro. Infatti questo mestiere è anche passione ed è in questa che probabilmente si possono riscontrare le caratteristiche creative di chi esercita tale professione. Diciamo ciò perché svolgere un lavoro meccanicamente può diventare anche stressante mentre fare ricerche, ispezionare, tentare di fornire un volto originale ad una creazione, anche realizzata attraverso l’utilizzo di una macchina, rende questo tipo di mestiere appassionante.

Il web designer, come abbiamo detto, non si occupa solo della grafica, anzi questa è nel mezzo della sua attività e neanche la completa. Se volessimo fare un esempio potremmo dire che questa figura è come un costruttore non nel reale ma del virtuale.

Quindi la parte tecnica e noiosa comunque sussiste, ad esempio, nel fatto che per definirsi web designer si deve saper organizzare e, prima ancora, comprendere svariati linguaggi tra cui quello HTML e HTMAL5, CSS e CSS3, Javascript e jQuery. Inoltre si deve saper impostare le pagine attraverso queste conoscenze.  Capite che oltre a dover seguire un linguaggio preciso, la grafica, è la branchia certamente più divertente e stimolante.

Il web designer può lavorare presso un agenzia oppure come freelance con Partita IVA in entrambi i casi la metodica del suo lavoro deve seguire un piano prestabilito:

  • Accoglienza delle richieste da parte del committente;
  • Discussione con lo stesso al fine di ottimizzare al meglio il lavoro;
  • Decidere che piattaforma web utilizzare;
  • Impostazione della struttura di navigazione e finalmente la grafica;
  • Fornire una risposta concreta alle richieste (tutte) del committente mettendo anche mano, successivamente, al lavoro svolto attraverso aggiornamenti e/o modifiche alle pagine qualora gli venisse richiesto;
  • Alla fine il sito dovrà anche tener conto del marketing, di una valida promozione del marchio, essere scorrevole e graficamente accattivante, tutto per fornire al cliente una vetrina valida a promuovere la sua attività, che sia essa artigianale o relativa a prodotti di largo consumo.

Abbiamo quindi osservato da vicino come questo mestiere non sia solo una passione passeggera, pur non esistendo una specifica formazione istituzionalmente riconosciuta (avete trovato mai il corso per web designer all’università?). Si tratta di qualcosa che va appreso e aggiornato attraverso corsi o studi privati con testi redatti da esperti e persone che già lavorano nel campo da anni. L’architetto delle pagine web deve avere grandi doti e conoscere le novità legate al web, al fine di ottimizzare al meglio una pagina, anche in ottica SEO, cosa di cui non ci siamo occupati nel nostro articolo di oggi. Deve, inoltre, essere in grado di redigere buoni contenuti (anche questo è un altro aspetto importante), controllare e aggiornare le pagine e lavorare a stretto contatto (magari anche da casa: molte persone svolgono così questo lavoro). Insomma, un web designer deve saper svolgere bene il suo lavoro perché se realizza pagine che se mal fatte può far crollare la stima dell’utenza verso l’azienda o verso il commerciante artigianale. A questo punto è facile intuire che il web designer ha anche una forte responsabilità nei confronti del cliente e della sua attività.

 

 

 

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