Voice Search

Voice Search: l’aumento delle ricerche vocali

Grazie alla SEO è possibile posizionare al meglio il proprio sito internet in base alle ricerche effettuate dagli utenti di rilievo per la nostra attività. Tenere conto del modo in cui gli utenti effettuano le ricerche è essenziale per intercettarli e farli arrivare sul nostro sito.

Nel panorama in continua evoluzione del digital marketing continuano ad acquisire popolarità e rilevanza le ricerche vocali. Grazie all’avvento e al continuo miglioramento degli assistenti vocali come SIRI, Alexa e Cortana, il modo in cui gli utenti interagiscono con i motori di ricerca è cambiato. Vediamo pertanto in cosa consiste la Voice Search e come questo fattore possa influire sull’ottimizzazione per i motori di ricerca del nostro sito.

Cos’è la voice search?

La Voice Searche è una tecnologia che permette agli utenti di effettuare delle ricerche grazie alla loro voce anziché digitando le parole sulla tastiera del computer o del proprio dispositivo. Si tratta di un trend in continua crescita. Il motivo principale è proprio la comodità di poter eseguire una ricerca mentre si sta facendo altro e non si potrebbe scrivere. Le richieste vocali sono inoltre utili per tutte le persone che hanno disabilità o altri impedimenti oggettivi e che possono navigare ugualmente su internet utilizzando semplicemente la propria voce.

Grazie a questa tecnologia, il dispositivo riconosce le parole utilizzate per effettuare la ricerca e trasforma l’audio in testo, proprio come se la query fosse stata digitata nella barra di ricerca. A questo punto, il motore di ricerca presenta la SERP con le risposte ritenute più pertinenti per l’utente.

Ricerca vocale da smartphone tradotta nella barra di ricerca

L’importanza della voice search nella SEO

La SEO oggi non può più trascurare l’importanza della Voice Search. In questo modo si rischia di perdere del traffico utile in entrata.

Per ottimizzare tenendo conto della Voice Search è importante capire il modo in cui gli utenti eseguono questo tipo di ricerche. Una query digitata, infatti, sarà diversa da una query vocale.

Immaginiamo di voler chiedere quale sia il percorso più comodo tra Milano e Roma. Se dovessimo digitare questa query, probabilmente scriveremmo: “percorso più comodo Milano-Roma”. Se invece volessimo utilizzare l’assistente vocale, molto probabilmente diremmo: “Ok Google, dimmi qual è il percorso più comodo per viaggiare tra Milano e Roma in macchina”. Quale differenza si evince?

Le query vocali tendono ad essere più lunghe e articolate, mentre quelle scritte sono più stringate. Le ricerche vocali inoltre iniziano con una delle parole interrogative che richiedono una risposta specifica: come, quando, quale, chi, etc.

Di conseguenza, bisognerà inserire nei propri testi anche parole chiave più lunghe e simili a frasi conversazionali, chiamate “long-tail keywords“. Ottimizzare il contenuto per queste frasi chiave più lunghe è cruciale per catturare il traffico delle ricerche vocali.

Un altro fattore essenziale rilevato dalle statistiche riguarda il punto che molte ricerche vocali sono inerenti alla localizzazione di un luogo: qual è il supermercato più vicino a me? Ed è qui che entra in gioco la local SEO per intercettare questa tipologia di ricerche.

Un punto cardine per una buona strategia SEO rimane la realizzazione di contenuti di qualità ed esaurienti. Questo perché i motori di ricerca preferiscono fornire risposte accurate e rilevanti alle ricerche vocali. E visto che la maggior parte di queste richieste vengono avanzate dagli smartphone, una buona ottimizzazione per i dispositivi mobili e un sito responsive e veloce si riveleranno delle marcie in più in ottica SEO.

Lascia un commento