KPI

KPI, le “chiavi” per valutare una campagna di marketing

KPI è l’acronimo di Key Performance Indicator, e sta a indicare tutte le metriche che vengono prese in considerazione per valutare l’andamento di una determinata strategia per comprendere se è il caso di apportare modifiche e, di conseguenza, come intervenire. Si tratta di un termine molto comune in ambito di digital marketing, utile per monitorare le proprie campagne e iniziative online.

Quali sono i vantaggi dei KPI

I vantaggi offerti da questi indicatori sono diversi. Innanzitutto consentono di misurare in maniera quantificabile quanto ci si è avvicinati al conseguimento dell’obiettivo. La raccolta dei dati consente di monitorare costantemente eventuali progressi e di prendere decisioni consapevoli in merito alla propria strategia. Dati poco incoraggianti evidenziano invece quali sono le lacune da colmare per migliorare le prestazioni della campagna e convertire al meglio.

Di seguito riportiamo alcuni esempi di KPI applicati al digital marketing.

Tasso di conversione

Il tasso di conversione mette in relazione il numero di persone che visualizzano una pagina con quelli che effettivamente compiono l’azione desiderata, che potrebbe essere un acquisto, l’iscrizione a una newsletter o a un webinar, iniziare a seguire una pagina social, etc.

Tempo di permanenza

Il tempo di permanenza, conosciuto anche come dwell time indica il lasso di tempo che mediamente una persona trascorre su una pagina del nostro sito. Se il lasso di tempo è troppo breve, di solito le possibilità sono due: gli utenti che visitano la nostra pagina non sono in target oppure c’è qualcosa da migliorare nel suo interno (grafica, contenuti scritti, navigabilità, velocità).

ROI

Il Ritorno sull’Investimento è il parametro principe quando si tratta di capire esattamente come sta andando la propria strategia di marketing. Grazie a questa metrica sapremo esattamente se il nostro guadagno sta superando le spese, rendendo profittevole la strategia intrapresa.

Cosa rende un KPI efficace?

Ci sono alcuni fattori che rendono un KPI davvero utile ed efficace nel raggiungimento del suo scopo.

Grafico con crescita positiva

Uno di questi è la pertinenza. Il parametro di riferimento deve essere attinente all’obiettivo di marketing prefisso e alle strategie messe in atto. Se, ad esempio, l’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza utente, il tasso di permanenza sarà il KPI da prendere in considerazione. Nel caso in cui si vogliano aumentare le vendite, bisognerà invece tenere sotto controllo il tasso di conversione.

Il KPI deve inoltre essere misurabile. Non ci si basa sull’intuizione o sull’esperienza, ma su dati concreti. Pertanto, sarà necessario avere a disposizione strumenti come software e applicazioni in grado di raccogliere le informazioni necessarie per il calcolo del KPI.

L’analisi di un KPI deve avvenire con cadenza regolare per valutare le performance nel corso del tempo. A seconda della tipologia di strategia intrapresa, si potrà consultare i dati a disposizione con cadenza giornaliera, settimanale o mensile.

Un ultimo aspetto da non sottovalutare è che i KPI devono essere presi in considerazione in combinazione con altri parametri per offrire un quadro completo ed esaustivo della situazione. Preso singolarmente, un parametro può suggerire una situazione non conforme alla realtà.

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